Cari Alleati, l'estate è scoppiata vigorosa con poco preavviso.

Le trapunte invernali sono da poco state rimosse definitivamente dai nostri letti e pensiamo già a come sarà la stagione che ci aspetta.
Potremo a breve goderci il sole in riva al mare, con il nostro vicino di ombrellone a distanza di sicurezza, un ghiacciolo fra le labbra e un buon libro tra le mani?
Saremo costretti a pensare a come la metteremo, al ritorno dalle ferie, con il mondo che ci circonda. Che atteggiamento avremo nei confronti di temi di vitale importanza che si nascondono dietro a parole usatissime nel lessico contemporaneo come: sostenibilità, responsabilità sociale, ecologia, biologia, economia circolare, etc.

Eccovi quindi qualche consiglio di lettura da fare sotto l'ombrellone, o su un'amaca in montagna o al fresco di casa. Parola d'ordine? Coscienza naturale.

La migliore lettura della natura però, Alleati, è quella che si ottiene immergendosi qualche minuto in solitudine in mezzo alla radura del bosco, assorbendo il racconto che le piante fanno, continuamente e a bassa voce, della vita naturale. 

Provate a farlo e ne scoprirete davvero delle belle!

Iniziamo allora con i consigli promessi per le letture!

  1. Papa Francesco: “Laudato sì”


    Ebbene sì, non ve l'aspettavate eh?
    Iniziamo con il primo libro di un autore conosciuto per altre storie, ma di certo una brava persona. Sto parlando del
    l’enciclica che ha dato inizio al suo pontificato, la potete scaricare gratuitamente QUI. Chi ama veramente la natura lì trova tutto. La lettura è scorrevole e ricca di interessanti colpi di scena. Ricchissime le proposte su come indirizzare le nostre vite personali e sociali.

   2) "Lavorare con i piedi", Tansy E. Hoskins, ed. Einaudi.



Consiglio questo libro a chi sentisse il bisogno di allontanarsi dal giornalismo italiano spesso compromesso da imprecisi pettegolezzi e gradisse un modo di far giornalismo di tipo anglosassone, fatto di inchieste, dati (emotivi e matematici), ricerche sul campo.

In questa lettura si parla delle scarpe e ne sentirete delle belle, solo per dirne una. Sai quante scarpe sono prodotte in una solo giornata, proprio una giornata qualunque come questa? 66.300.000 in tutto il mondo. Noi abbiamo contribuito con le nostre 12 paia giornaliere; state già pensando che quando l’amministratore delegato della Nike lo verrà a sapere non dormirà più sonni tranquilli ma prima o dopo si doveva dire!

 

3) “L’uomo e la natura” di Keith Thomas, edizioni Einaudi.

Se invece volete capire come l’uomo sia arrivato fino a qui infischiandosene della natura, anzi, usandola come la combinazione di pattumiera e terminale Bancomat, questo è il libero che fa per voi. Troverete le interpretazione della filosofia e delle religioni che hanno permesso all’uomo di sentirsi al centro del mondo per poter pensare che tutto è stato costruito per lui.

4)“Plastica addio” di Chiara Spadaro, ed. Altreconomia

Qui si parla della cara maledetta plastica, che sta diventando l'ingrediente imprescindibile di tutto nonostante inquini i nostri oceani, corpi e terreni. E la cosa meravigliosa è che non ci è ancora diventata antipatica! Noi umani siamo esseri fantastici. L'autrice è una deliziosa e serissima amica giornalista di cui ancora ricordo la prima intervista fatta sotto un’acquazzone torrenziale. Non recensisco il libro perché non riesco a parlare di plastica senza che mi nascano delle bolle rosse di urticaria sulla pancia! Quindi leggetelo e fatemi sapere!

 

5) “La città dei vivi” di Nicola La Gioia, ed. Einaudi



Esco dal seminato, cioè vi consiglio un romanzo dove non si parla di scarpe né di plastica ma di esseri umani. Un libro che si divora, di una bellezza inquietante come la Tempesta di Giorgione.  Che dire?! Un libro scritto su un episodio inimmaginabile di violenza a Roma, ove l’umanità si trasforma facendo arrossire i camaleonti. Bello, tenero, senza nessun giudizio retorico, capace di svelarci cose dell’uomo moderno che un contadino come me faticherebbe a capire.

 

Buona estate! Che camminiate, stiate sdraiati per ore, spedaliate per strade tortuose asfaltate o bianche, ricordatevi di pensare che anche una scarpa ha il suo peso nel bilancio della natura e un piccolo approfondimento, prima di ogni acquisto, può aiutarci a vivere meglio insieme.

Gigi